Risonanze classiche nell’Europa romantica
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Risonanze classiche nell’Europa romanticaA cura di Annarosa POLI e Emanuele KANCEFF
Dimensioni del Viaggio «Studi»
648, LXXII p.; c. di tav.; 2 voll.
ISBN 88-7760-509-X
66.00 €
Se in ogni paese europeo il Romanticismo ha avuto caratteristiche diverse, ciò che tuttavia ha accomunato i vari romanticismi nazionali è stata la presa di coscienza del crollo delle certezze illuministiche.
A partire dalla «Querelle des anciens et des modernes» esplosa nel XVII secolo, l'Europa era giunta a trasformarsi in un palcoscenico di idee in cui antico e moderno, pur continuando in molti casi a coesistere, si sono affrontati in particolare nei paesi latini. Il nocciolo del dibattito, a partire dagli anni inquieti del primo Ottocento, è tuttavia ideologico prima ancora che filosofico e letterario; esso è strettamente connesso con la questione della salvaguardia delle varie identità nazionali e delle diverse radici culturali.
Il Classicismo inteso come recupero dell'antichità greco-romana resta a lungo un'idea presente, anzi incombente, nella cultura europea del primo Ottocento, ma inquinata progressivamente da un demone differente ed opposto.
I confini dell 'amore per la classicità si perdono nella complessità stessa di questa nozione, significando di volta in volta Omero come la Bibbia, la Grecia come Roma, Occidente quanto Oriente, Apollo non meno di Dioniso.
E dunque quello struggente sentimento – il dover essere come gli antichi – nell'età moderna e, in qualche modo contro di essa, non attesta altro se non la presenza di stimoli e di esiti del tutto diversi in scrittori e in artisti neoclassici o solo romantici. Infatti le formule Classicismo e Romanticismo, come quelle di ogni altro movimento, rispondono a definizioni in contesti storico-culturali successivi, ma che assumono fisionomie storicamente diverse con il trascorrere del tempo. Di qui l'importanza di affrontare un tema sfuggente, ma affascinante, nell'ambito di quel fervido laboratorio d'indagine che è il C.R.I.E.R.
Volume primo
Annarosa POLI, Introduzione – L'io inquieto tra Classicismo e Romanticismo. Gioachino CHIARINI, Alla ricerca dell'anima immortale (Riflessioni su Omero e i Romantici) – Philippe SELLIER, «Mal du siècle» ou mal du IVe siècle? Des Confessions de saint Augustin aux inquiétudes romantiques – Francesco ADORNO, Il pensiero classico: tra illuminismo e romanticismo – Il mondo classico nel rinnovamento romantico. Fabio TURATO, L'elusione di Euripide nelle poetiche romantiche e idealistiche – Alfredo COTTIGNOLI, Classicità e modernità nei manifesti romantici italiani – Gerardo GUCCINI, Romantici senza Romanticismo. Il romitaggio degli italiani – Emanuele KANCEFF, Da Goethe ai viaggiatori romantici: la "scoperta" di Pæstum – Pierre BRUNEL, L'Idylle romantique – Gian Paolo MARCHI, Inquietudini romantiche nelle Poesie campestri di Ippolito Pindemonte – L'Europa romantica e la trasfigurazione del mito. Philippe BERTHIER, Stendhal, les Grecs et les Romains – Jean-Marie ROULIN, Bonstetten et Madame de Staël, ou comment lire Virgile après Ossian? – Lise SABOURIN, Daphné, lieu d'une métempsycose ou les souvenirs antiques d'une vie antérieure d'Alfred de Vigny – Manfred BELLER, La Musa nelle vesti di Venere. L'allegoria della poesia nel Romanticismo tedesco – Lilla Maria CRISAFULLI JONES, Prometheus Unbound di P. B. Shelley: dal mito classico all'utopia romantica – Luisa CONTI CAMAIORA, John Keats e Omero – Risonanze classiche nell'arte e nella musica del primo Ottocento. Henriette BESSIS, Regard romantique sur l' Antiquité – Piero GONDOLO DELLA RIVA, Persistenza di elementi classici nelle arti decorative minori in epoca romantica – Piero CAZZOLA, Soggetti classici nell'arte russa del periodo romantico – Joseph-Marc BAILBÉ, La nostalgie de Berlioz: du classicisme au Romantisme – Alberto CAPRIOLI, La musica e le “favole antiche”. La fortuna dell'antichità classica nel Romanticismo musicale.
Volume secondo
La formazione classica dei romantici francesi. Giorgetto GIORGI, Les Martyrs di Chateaubriand tra poema eroico e poema cavalleresco – Claude GÉLY, Victor Hugo lecteur de Virgile – Béatrice DIDIER, George Sand et l'Antiquité – R. Tnoussox, Lamartine entre Platon et Cicéron – Marie-Hélène GIRARD, Faut-il guillotiner les classiques? – Michel BRIX, Portrait de l'ecrivain en «Ulysse errant»: Nerval et l'Odyssée – Tracce dell'antico nella letteratura italiana e tedesca dell'epoca romantica. Alberto DESTRO, Miti greci e miti biblici in Heine – Maria DE LAS NIEVES MUNIZ MUNIZ, I «mozzi colonnati» e la «lenta ginestra» – Laura MELOSI, Il classicismo di Pietro Giordani nell'Antologia – Elisabetta BENUCCI, Presenze classiche tra editoria e lettura: le acquisizioni del Gabinetto Vieusseux, 1820-1840 – Giancarlo VOLPATO, La biblioteca 'classica' di una famiglia nobile veronese in età romantica. L'Europa orientale tra mondo classico e mondo romantico. Barbara WOJCIECHOWSKA BIANCO, Il mito dell'antico e la missione del popolo polacco in Mickiewicz – Sergio PESCATORI, Toni romantici in forme classiche: il linguaggio poetico e la versificazione nella Russia del primo Ottocento – Marina Rossi VARESE, Motivi ovidiani e classici nell'opera di Viktor Gregorevic Tepljakov – Olga SIMCIC, Ellade e Roma nel romanticismo russo – Alla A. KRETOVA, Reminiscenze classiche nell'opera poetica di K. N. Batjuskov – Anastasia PASQUlNELLI, Un viaggiatore russo in Sicilia: A. S. Norov – Appendice. Marie-Josephe Lhote, Image eichendorffienne de l'antiquité dans la nouvelle La Statue de marbre.