Il Console Stendhal e la “petite ville” di Civitavecchia
BS 9
Silvio SERANGELI
Il Console Stendhal e la “petite ville” di CivitavecchiaPresentazione di Massimo COLESANTI
Biblioteca Stendhal «Studi»
368 p., ill.
ISBN 978-88-7760-209-1
39.50 €
Noia, tanta noia, e una gran voglia di fuggire, lontano dal silenzio assordante del deserto culturale, dagli obblighi di rappresentanza del consolato, dalla burocrazia logorante del bureau, seppur a rigor del vero è provato che fu un ottimo funzionario. Eppure Henri Beyle, in qualche modo, si trova a legare la sua età matura, fino alle soglie della morte, con Civitavecchia che non è solo un angusto luogo di confino. Anche qui, come anni prima a Venezia, ama osservare il mare, ha un bel gruppo di amici che lo portano in palmo di mano, lo scarrozzano nelle vaste terre d'Etruria a seguire le campagne di scavi, lo accompagnano nelle cacce, gli riservano il posto migliore nei banchetti, gli custodiscono la casa, i cani, si fanno in quattro per trovargli un libro o un gilet rouge, gli improvvisano un salotto di provincia in un retrobottega, fra i vasi etruschi e l'odore forte del sigaro toscano. Qui trova una tranquillità, spesso ai confini con l'ennui, che gli dà il tempo di abbozzare, scrivere, rivedere i suoi lavori, leggere. E poi c'è la gente di tutti i giorni, il porto con il ritmo forsennato dei battelli a vapore, i facchini urlanti, l'allegria delle fiere donne del popolo. Civitavecchia, la petite ville, è anche questo lato oscuro, che compare poco nelle lettere e nelle postille, i marginalia, perché le figurine che popolano il villaggio fanno parte di un mondo minore, che il console sente e vive nella quotidianità. Non conta citarlo. I destinatari delle lettere, gli amici hanno altri interessi. Solo Don Pardo colmerà, in parte, questa lacuna, che non è una dimenticanza e neppure una rimozione voluta, perché Stendhal a Civitavecchia ci vive e la conosce bene: attento e curioso, premuroso, perfino affettuoso, come fanno intendere le lettere che l'amico Bucci gli spedisce durante i suoi congedi a Parigi.
Massimo Colesanti, Finalmente! – Premessa – Le consul: métier et travail – Le trou ou la plus belle mer du monde – Don Pardo, “le roman inachevé” – La Civita-Vecchia di Stendhal – Battelli a vapore: dal “Grand Tour” alla rotta dei turisti – La minaccia del colera. Le quarantene – “Les habitudes locomotives” del console – Il cantiere del console scrittore – L’avventura degli scavi – La corsa all’oro etrusco – Il piccolo mondo del console – Toto Albert: “il teorema dell’impunità” – Lysimaque, “il doppio” – Le cabinet des amis libéraux – Donato: “le serviteur très dévoué” – Il cavalier Manzi: letterato e scavatore – La Biblioteca di Civitavecchia – Note – Bibliografia – Indice dei nomi – Indice delle tavole.