Saggi gœthiani. Autografi inediti, proposte di attribuzioni e altri saggi di letteratura tedesca
CDE 11
Alessandra BARBANTI TIZZI,
Saggi gœthiani. Autografi inediti, proposte di attribuzioni e altri saggi di letteratura tedesca
312 p., ill.
ISBN 978-88-7760-311-9
28.00 €
La raccolta di autografi di Maria Szymanowska riveste un sicuro interesse sotto il profilo germanistico, per le carte gœthiane che essa contiene, fra cui, preminenti, le due poesie composte in parallelo: Die Leidenschaft... e La passion.... Della prima si è potuto così recuperare l’originale, finora ritenuto perduto, e restituire pertanto la lezione autentica. Se ne conoscevano soltanto alcune copie manoscritte d’altra mano, con interpolazioni e varianti, su cui si sono basate le varie edizioni critiche. Gœthe stesso non era forse più in possesso di una copia definitiva di questa stesura, allorché curò la sua Ausgabe letzter Hand, poiché si servì probabilmente della copia manoscritta eseguita dal figlio August [Handschrift 156, siglato H 156], oppure di quella di Eckermann (H 155) e, accogliendo consigli altrui (Riemer), vi inserì una variante metricamente peggiorativa al verso 10.
Quanto alla seconda, La passion, il recupero è tanto più sostanziale, consentendo l’attribuzione e l’autenticazione di un testo gœthiano che, prima ignorato e poi misconosciuto, non identificato, era stato infine dichiarato inautentico.
Gli autografi di Gœthe qui pubblicati sono riprodotti in ‘facsimile’, con trascrizione diplomatica. Sono corredati, inoltre, di apparato critico. L’apparato critico si occupa prioritariamente di restituire – evidenziando la stesura autografa – la lezione autentica dell’elegia Die Leidenschaft, ponendo a confronto le varianti contenute nei codici manoscritti esistenti e nelle edizioni critiche da essi derivate; nonché di risolvere il problema della sua datazione, che era tuttora controverso, sia pure nei termini di lievi incertezze e varianti.
Non solo per il valore documentario delle lettere, composizioni poetiche e musicali, incisioni e disegni che riunisce, e per il pregio esteriore e formale di molte fra le numerosissime carte, possiamo riconoscere lo Stammbuch di Maria Szymanowska come un’eccezionale raccolta, che giustamente fu celebre nei primi decenni dell’Ottocento, e della cui fama correva ancor l’eco verso la fine del secolo XIX. I saggi qui presentati si ispirano tutti alla preziosa raccolta, più o meno direttamente.
Una redazione parallela finora ritenuta inautentica dell’elegia Die Leidenschaft bringt Leiden – «Und was sie noch für ihr Album haben wollte». E quant’altro voleva per il suo Album – Osservazioni in margine al ‘Viaggio in Italia’ di Goethe – Sulla ricezione del Faust – «Gedenke zu Leben» – Adam Mickiewicz e la Legione Polacca in Italia – Le “buone regole” della rivoluzione – Osservazioni inedite di una viaggiatrice polacca dell’Ottocento – Ottilie von Goethe in Italia – Premessa a Spartaco – Sul valore fonetico dei geroglifici – Hoffmann è fantastico? – La traccia d’oro verso le madri: Novalis, Schiller – I tedeschi e l’Italia nell’Ottocento – Dall’«anima bella» a «Mme-Haha» – Il divino fanciullo: dal mito alla storia – Nel Centenario dei Buddenbrook.