Letteratura e rapporti italo-russi dalle salmodie al gulag
CDE 13
Renato RISALITI
Letteratura e rapporti italo-russi dalle salmodie al gulag
166 p.
ISBN 978-88-7760-313-6
28.00 €
Abbiamo voluto raccogliere in volume i saggi sulla letteratura russa da quando ci siamo dedicati a studiare e scrivere prevalentemente di storia russa. I saggi sono stati originati da occasioni diverse su varie riviste, atti di convegni o addirittura non sono mai stati stampati nel senso più pieno della parola. Pertanto abbiamo conservato il testo originale anche se, come quello relativo al pensiero e l’arte di Solûenicyn, non esaminano i suoi scritti apparsi dopo il crollo dell’URSS. Sarebbe stato forse necessario un aggiornamento, ma il saggio avrebbe perso il pathos del momento storico in cui fu scritto e pubblicato.
I lettori si chiederanno se c’è un nesso che colleghi i vari scritti qui raccolti. Certamente questo nesso esiste ed è quello dello svolgimento storico della letteratura russa che, a nostro giudizio, si dipana continuamente nell’interconnessione fra religiosità e laicità, problema che, a ben vedere, si potrebbe riscontrare anche nella storia della letteratura russa antica.
Le riforme di Pietro il Grande rappresentarono una vera e propria rivoluzione per la cultura che, dopo la conquista tataro-mongolica, aveva spostato l’asse intellettuale verso l’Asia. La Russia, dopo queste riforme, rientrava definitivamente a pieno diritto nel seno della civiltà europea. E tuttavia manteneva e mantiene una specificità tutta russa che non è lecito trascurare o oscurare.
I nostri saggi hanno lo scopo di far notare, con più insistenza di altri slavisti, una serie di problematiche particolari. Fra queste, osserviamo nel Settecento il tema della traduzione dei salmi, che è una specificità tutta russa, per collocare i vari poeti fra i fautori o gli oppositori. dell’autocrazia. Si è abusato nel passato a ripetere il detto «traduttore-traditore». Nel caso della letteratura russa il detto assume una connotazione particolare: in merito all’indirizzo ideologico del poeta...
Anche il tema, elaborato in modo particolare da Leskov, dell’icona rivela non solo l’appartenenza ad una determinata corrente dell’ortodossia russa, ma soprattutto la ricchezza dell’iconografia russa, uno dei termini di differenziazione con l’occidente latino-cattolico. L’opposizione alla concezione cristiana del protestantesimo è chiara e senza possibili conciliazioni.
Introduzione – I. La poesia in Russia nel secondo Settecento – II. Ancora una volta sulle traduzioni di Puškin – III. L’icona nella letteratura popolare: l’opera di Leskov – IV. Il problema della velocità in V. Garšin – V. Nekrasov e Rozanov – VI. Droga e letteratura – VII. La fortuna di M. Vološin in Italia – VIII. La fortuna del romanzo storico russo sovietico in Italia – IX. Il pensiero e l’arte di Solženicyn – X. I presupposti culturali dell’ecologismo russo – XI. Introduzione del rito slavo-orientale: ossia della chiesa rutena nel Ducato di Lucca in Italia – Note.