Théophile Gautier e il fascino della statuaria
QC 9
Cettina RIZZO
Théophile Gautier e il fascino della statuaria
pp. 226
ISBN 978-88-7760-959-5
29.00 €
Secondo Gautier, ciò che dell’arte greca era rimasto – malgrado le menomazioni e le decurtazioni – a testimonianza di modelli di bellezza ideale, apparteneva alla scultura, la sola delle arti capace di ergersi contro la devastazione del tempo e di mantenersi sempre uguale a se stessa, unica voce contro la perenne trasformazione della natura. Il saggio Le musée des antiques, nel quale esprime la sua ammirazione per la perfezione delle forme, procede sempre dai frammenti per ricostruire con l’immaginazione l’armonia dell’insieme. Nel suo ruolo di critico d’arte, Gautier non mancò mai di elogiare e sostenere le arti plastiche, sia per les ‘envois’ che regolarmente venivano effettuati da Roma, dagli allievi dell’Accademia di Francia, sia nelle esposizioni ai Salons, lamentando anzi un non sempre adeguato interessamento da parte del pubblico e della critica. I suoi scritti dedicati all’arte contengono continui rimandi agli scultori del suo tempo; molte recensioni e prefazioni per i cataloghi di vendita si soffermano sull’individuazione di un continuum che, dai grandi del passato, giunge sino a Michelangelo ed agli scultori contemporanei, che ne raccolgono l’eredità e ne riforgiano le forme in nuovi modelli. In questo studio si procede a mettere in rilievo l’interesse per le arti plastiche di Gautier, attraverso l’analisi di alcuni articoli dedicati agli scultori che presentavano le loro opere ai Salons, delle prefazioni ai cataloghi di vendita, in particolare quelli a sostegno della Collection Clésinger, e ci si sofferma infine sulla presenza della scultura nella scrittura creativa, in particolar modo sui racconti Une nuit de Cléopâtre per le associazioni con le sculture di Clésinger e Le Roi Candaule per le sue relazioni con le opere di Pradier. Nella sezione ‘Documenti’ sono inseriti alcuni testi con annotazioni, sia di critica d’arte che di finzione letteraria, ad esemplificazione del discorso interpretativo sulla statuaria e sui suoi legami con la scrittura di Gautier.
Introduzione – La scultura nei Salons e la critica d’arte di Théophile Gautier – I Grands réfusés dei Salons: Barye e Préault – La bohème romantica e Jehan Duseigneur – ‘Ab Jove principium’: il modello di Ingres nelle sculture di Antoine étex e Emmanuel Frémiet – La modernità di Carpeaux – L’ideale di perfezione e il concetto di durata: da François Rude a Albert Carrier-Belleuse – La statuaria tra critica d’arte e narrativa: Clésinger – La statuaria di Pradier: Le Roi Candaule e il gusto del collezionismo – Conclusione – Documenti – Le Roi Candaule – Dai cataloghi di vendita – Vente de Clésinger. Marbres, Terres Cuites, Bronzes.Le 5 Juin 1868 – Vente de Clésinger. Marbres, Terres Cuites, Bronzes. Le Mercredi 6 Avril 1870 – Note – Bibliografia – Opere di Théophile Gautier e principali edizioni critiche – Studi generali – Studi su Théophile Gautier.